PIAZZA MARCONI

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progetto di riqualificazione p.za Marconi, Valdobbiadene, 2019

 

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testo> Lo spazio viene interpretato per riscoprire i segni urbani storici , dalla precedente struttura della piazza all’utilizzo dello spazio sociale. Il progetto riprende gli elementi costitutivi della struttura urbana e li fa diventare segni costitutivi della piazza. L’inserimento di un nuovo elemento, diventa chiave di rilettura di questi segni, modificando lo spazio e la relazione tra le preesistenze valorizzando rapporti e visuali tra gli elementi circostanti, fino al monumento dei caduti. Così una figura distribuita sull’asse principale della piazza, si dilata per inglobare al proprio interno tutti gli edifici prospicienti, diventando un grande piano di immanenza di tutto il divenire storico.  La tessitura di questo elemento unisce tutti gli altri. Al suo interno viene recuperato il segno del perimetro precedente della piazza, facendo sì che la tessitura evidenzi lo sviluppo temporale della forma.

 

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La piazza dunque riacquista la propria unitarietà attraverso questo piano pedonale sul quale poggiano il duomo di Santa Maria Assunta, la fontana Endimione, e il campanile. Il comune, gli edifici con tutte le attività commerciali, i dehor e  tutte le attività pubbliche. La soluzione riconfigura l’appropriazione di tutto lo spazio in modo organico irradiandosi nelle vie che in esso confluiscono. L’innesto di questo nuovo oggetto, non solo esalta i suddetti elementi ma crea relazioni e individua un’area dove la mobilità dolce ha la precedenza, restituendo alla piazza la giusta velocità di utilizzo.

Il segno del precedente perimetro viene evidenziato con un taglio forte che differenzia le due pavimentazioni, maglie più grandi e maglie più fitte e una lunga seduta parallelepipeda. La tessitura di questa piastra diventa il modulo della pavimentazione, una griglia sulla quale inserire tutto l’arredo urbano. La proposta è  che la composizione di tutti gli elementi di arredo sia flessibile per favorire diverse attività nell’arco del tempo, in diverse situazioni. La distribuzione dell’arredo è dunque modificabile per favorire l’utilizzo da parte di tutti dello spazio pubblico e per ottemperare alle diverse esigenze che si susseguiranno.

Ci siamo immaginati elementi base da utilizzare per dare forma allo spazio. Parallelepipedi, utilizzabili come sedute, per dividere e connettere o semplicemente per sostare. Pergole da raggruppare per ombreggiare gli spazi di sosta e attesa. La fontana viene reinserita sull’incrocio degli assi del Duomo e del monumento dei caduti mentre gli altri elementi vengono distribuiti per creare a una scala inferiore micro relazioni.  La vegetazione è distribuita in relazione alla velocità di attraversamento. Allineata sulla normale della percorrenza veloce (veicolare) la piazza viene percepita come verde continuo. Mentre ortogonalmente agli edifici, il verde si apre alle prospettive della mobilità dolce. Ogni pezzo incluso e giustapposto per dare unitarietà di lettura ed evidenziare una chiara identità pubblica dello spazio.

 

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temi> tessitura, innesto, griglia, traccia