Rifugio Monte Altissimo
Rifugio Monte Altissimo, Borno, 2023
L’inserimento dei manufatti è strutturato in modo da cambiare la visione e la concezione dell’attuale. L’obiettivo principale quello di effettuare una riqualificazione proponendo diversi concetti di relazione, attraverso nuovi segni, distribuzioni e rapporti, attivare nuove definizioni di spazio pubblico, proponendo e reiterando il luogo. I nuovi elementi, attraversatili e permeabili, meglio interagiranno con il tessuto e il paesaggio esistenti, creando un ambiente eterogeneo, aumentando il rapporto tra individui, funzioni e natura.
/innesto a monte
L’arrivo a monte viene liberato completamente e intagliato con un percorso centrale che unisce i punti di fuga. Da una parte e dall’altra terrazze panoramiche delimitate da muretti che seguono il sedime delle terrazze. Il percorso, come un elemento di land-art, si inserisce poi completamente nel terreno per sbucare oltre il dislivello e condurre al nuovo rifugio. Su tre livelli. Al piano di arrivo (sotto la quota di monte) si trovano: un ristorante con cucina per circa 100 posti (implementabili) a sedere, servizi e magazzino. Il piano inferiore, raggiungibile con una scala panoramica e ascensore ospita: le camere/alloggi, un magazzino dispensa, servizi, e il ristorante con cucina per 40 posti (implementabili) a sedere. Al di sotto il Locali tecnici. Mentre la copertura, in continuità con il piano di monte diventa una nuova terrazza panoramica-solarium. Esso si pone in continuità con il piano di arrivo senza però interromperne la vista ampliandone la terrazza panoramica con la propria copertura a gradoni. Tra questa lastra e quella inferiore sono contenute tutte le funzioni tra le quali i due ristoranti. Una lastra di vetro le avvolge lasciando una vista mozzafiato tutt’intorno. La piastra inferiore funge anch’essa da terrazza contemplativa con passeggiata e sedute ritmate da alti pilastri, innestando l’esperienza all’interno del paesaggio boschivo.
/innesto a valle
Si propone un parallelepipedo che corre dal parcheggio alla stazione di valle. Un elemento di unione, anche tra i dislivelli, per tutte le funzioni circostanti, dai noleggi all’arrivo degli sciatori. La struttura è uno spazio coperto di attraversamento e di sosta. Con rampe per il raggiungimento dei diversi livelli. Muretti di contenimento, per individuare percorsi e aree relative alle funzioni, o semplicemente per sedersi. Struttura in legno con pilastri binati che ne ritmano il percorso. Copertura discontinua a falda unica rivolta a sud, per alloggio anche di pannelli fotovoltaici. Al di sotto anche la biglietteria e una piccola gradinata all’arrivo. La stazione di arrivo viene spostata verso ovest per dar maggiore agio ai flussi in discesa/salita e per la prosecuzione a valle. Il ritmo del manufatto di ripete anche nella pavimentazione circostante. Una griglia 3×3 che ridistribuisce anche le attività circostanti. Si suddivide poi in macroaree con tonalità differenti.