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memoriale shoah, Bologna, 2015

 

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testo> E ‘davvero difficile capire e comprendere. Con questo progetto non pretendiamo di insegnare o spiegare che cosa Shoah sia e sia stata. Vogliamo creare un punto interrogativo come luogo. L’obiettivo è quello di progettare quel luogo per rendere le persone sempre più vicine; per carpire sensazioni e vivere la memoria.

 

 

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Il progetto è una grande spirale attraverso cui passare. Un luogo dove immaginare e sentire in quel vuoto (in senso orario) che diventa stretto e angoscia fino al centro, e tornare (in senso antiorario) per la vita. Lungo il percorso camini (rifacimento torri esistenti di ventilazione) e tagli (come le alte finestre nei treni merci) nella parete (vicino alle rotaie) contribuirà a far arrivare in profondità queste sensazioni. Dal cancello d’ingresso al centro della spirale le pareti sono alte e fredde con una sola iscrizione: il numero π. Collegato alla Cabala ebraica, può rappresentare al suo interno ogni numero, tutto riconducibile a un numero (date, periodi, le persone, le relazioni, il carcere id ecc). Così chiunque (dal nonno al nipote) può trovare e risalire a un fatto particolare, a una persona da ricordare, cerchiarlo e condividerlo. Crea un’empatia tra le persone, costruendo un luogo fatto di memorie.

 

 

centro-spirale-memoriale

 

temi> spriale, cabala, labirinto, numeri, memoria.

expo> ‘Tzachor-ricorda’ mostra progetti memoriale Shoah, Bologna 2015